La Giusta Frequenza, incontro con Tiziana Ronzio
Parla l'attivista romana che si batte contro la mafia nella periferia di Tor Bella Monaca
Presso il CAG Luogocomune, all’interno dell’Istituto Comprensivo Fratelli Cervi al Corviale (Roma), lo scorso 19 luglio, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, è stato inaugurato “La Giusta Frequenza – Giovani reporter della memoria”, progetto promosso da Fondazione Media Literacy, ente promotore della legalità per il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tra gli ospiti presenti, l'attivista Tiziana Ronzio, presidente dell'associazione TorPiùBella con cui abbiamo parliamo di legalità, e di territori legati alla mafia, non solo quelli classici, ma anche quelli romani:
"Il problema della mafia è ben più radicato ed esteso di quanto si immagini ed è importante parlarne, soprattutto con i ragazzi. Quando mi parlavano di mafia l'associavo sempre alla Sicilia, non immaginavo che Roma rientrasse in questo ambito e di trovarmela di fronte. La mafia però non la troviamo solo nello spazio intorno a noi, ma anche negli uffici e nelle cose quotidiane di tutti i giorni, da cui la mafia può ricavare denaro. La mafia è l'imbruttimento dell'uomo, che agisce per denaro e per delinquenza".
Per contrastare la mafia nei quartieri più periferici, continua Tiziana Ronzio, ci viene spiegato l'obiettivo dell'associazione TorPiùBella:
"Il nostro obiettivo nel quartiere di Tor Bella Monaca è ricostruire quel tessuto sociale che è venuto a mancare, organizzando cene solidali, pacchi alimentari e aiuto compiti, tutto per i ragazzi e per dar loro un futuro migliore, per la volontà di vivere bene. Cerco, come madre, di essere un segno tangibile del cambiamento di questo mondo, perché se si vuole tutto questo lo si può fermare. E a volte mi pongo la domanda: si vuole davvero fermare tutto questo?"